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24 + 25 FEBBRAIO / ORE 20.00
SILKE HUYSMANS & HANNES DEREERE (BE)
OUT OF THE BLUE
di e con Silke Huysmans & Hannes Dereere drammaturgia Dries Douibi sound mix Lieven Dousselaere outside eye Pol Heyvaert tecnici Korneel Coessens, Piet Depoortere, Koen Goossens & Babett Poncelet produzione CAMPO coproduzione Bunker (Ljubljana), De Brakke Grond (Amsterdam), Noorderzon – Festival of Performing Arts and Society (Groningen), Zürcher Theater Spektakel (Zürich), Beursschouwburg & Kunstenfestivaldesarts (Brussels), PACT Zollverein (Essen), Théâtre de la Ville (Paris) & Festival d’Automne à Paris (Paris) residenze Kunstenwerkplaats, Pilar, Bara142 (Toestand), De Grote Post, 30CC, GC De Markten & GC Felix Sohie un ringraziamento speciale a John Childs, Henko De Stigter, Patricia Esquete, Iason-Zois Gazis, Jolien Goossens, Matthias Haeckel, An Lambrechts, Ted Nordhaus, Maureen Penjueli, Surabhi Ranganathan, Duygu Sevilgen, Joey Tau, Saskia Van Aalst, Kris Van Nijen, Vincent Van Quickenborne & Annemiek Vink grazie a tutti i partners & le persone che hanno aiutato con le trascrizioni
“Sappiamo più cose sulla superficie della luna che sui fondali dell’oceano”. È un’affermazione che si sente spesso quando si parla delle profondità marine. In tutto il mondo solo il dieci per cento dei fondali oceanici è stato mappato ed esplorato. In un momento storico in cui il pianeta in cui viviamo sembra essere stato ampiamente esplorato, alcuni luoghi restano ancora non studiati e incontaminati.
Dopo gli acclamati spettacoli Mining Stories e Pleasant Island, Silke Huysmans e Hannes Dereere presentano la parte finale della loro trilogia sulle miniere. Questa volta si concentrano su un’industria completamente nuova: l’estrazione in profondità. Viste le risorse terrestri sempre più scarse e sovrasfruttate, le compagnie minerarie si rivolgono all’oceano.
Nella primavera del 2021, tre navi si riuniscono in una zona remota dell’Oceano Pacifico. Una di esse appartiene alla società belga di dragaggio DEME-GSR. Quattro chilometri sotto la superficie del mare, il loro robot minerario sta raschiando il fondale alla ricerca di metalli. Su un’altra nave, un team internazionale di biologi e geologi marini segue da vicino l’operazione. Una terza nave completa la flotta: a bordo della famigerata Rainbow Warrior, gli attivisti di Greenpeace protestano contro questa potenziale futura industria.
Dal loro piccolo appartamento di Bruxelles, Silke e Hannes si collegano alle tre navi via satellite. Ognuna delle navi rappresenta un pilastro del dibattito pubblico: industria, scienza e attivismo. Attraverso una serie di interviste e conversazioni, emerge un ritratto intimo di questa nuova industria. L’opera è un tentativo di catturare un momento potenzialmente cruciale nella storia della Terra. Quanto in profondità possono scavare le compagnie minerarie e verso cosa stiamo effettivamente scavando come genere umano? Quali sono le sfide e i rischi? Quali le opportunità?