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Foto di Alessandro Villa

dal 17 al 20 ottobre 2024

martedì, giovedì ore 20:30
mercoledì, venerdì e sabato ore 19:30
domenica ore 16:00

PRODUZIONE TEATRO OUT OFF
in collaborazione con Compagnia Elena Arvigo (Associazione SantaRita & Jack Teatro)

ELENA

di Ghiannis Ritsos | traduzione di Nicola Crocetti

regia Elena Arvigo

con Elena Arvigo

e Con Monica Santoro (flauto traverso e canto) 

scene e costumi Elena Arvigo in collaborazione con Maria Alessandra Giuri 

assistente alla regia Monica Santoro

consulenza al testo Francesco Biagetti 

consulenza musicale Ariel Bertoldo

produzione Teatro Out Off in collaborazione con Compagnia Elena Arvigo

(Associazione SantaRita & Jack Teatro)

spettacolo in abbonamento Invito a Teatro


ELENA 
fa parte della raccolta “Quarta dimensione” ed è stato scritto da Ghiannis Ritsos durante gli anni di detenzione nei campi di concentramento di Karlovasi (Samo) del regime militare del colonnello, che presero il potere in Grecia dal ‘ 67 al ‘ 74. La maschera della mitologia servì al poeta per eludere la rigida censura del regime: fingendo di scrivere della classicità denunciava la tragica realtà di un Paese schiacciato dalla morsa dei moderni tiranni. L’Elena di Ritsos, dall’età indefinibile, è il simbolo della sua caducità di ogni cosa. Elena riflette sul passare del tempo che tutto travolge: ricordi, affetti, eventi; rievoca l’antico splendore; si duole della inevitabile perdita di senso delle cose: «a poco a poco le cose hanno perso senso, si sono svuotate; /d’altronde ebbero mai alcun senso?». Ma ecco apparire in questo naufragio esistenziale una speranza fuggevole ma tenace, come le erbacce che, malgrado tutto, crescono sulle rovine e le ricoprono. C’è qualcosa che si salva dalla distruzione: la volontà indomita dell’uomo di combattere per il suo sogno, quel resistere alle ingiustizie che forma il nucleo della storia umana e ne attesta la bellezza: “Eppure – chissà –là dove qualcuno resiste senza speranza, è forse là che inizia la storia umana, come la chiamiamo, e la bellezza dell’uomo.”

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