

Biglietti 20€ | Acquista online – telefonicamente: 0234532140 – email: biglietteriaoutoff@gmail.com
dal 24 novembre al 21 dicembre 2023
martedì, mercoledì, venerdì e sabato ore 19.30
giovedì ore 20.30 – domenica ore 16.00
Nella giornata di martedì 19 dicembre, prima dello spettacolo, si terrà un incontro, dal titolo:
“Avvicinarsi all’invenzione di Carlo Goldoni“, ne parliamo con
Clelia Martignoni, Federico Francucci, Luca Stefanelli, docenti di Letteratura italiana presso l’Università di Pavia
di Carlo Goldoni
adattamento drammaturgico BR Franchi
con Gaetano Callegaro, Daniele Gaggianesi, Stella Piccioni, Luca Garlaschelli
regia Lorenzo Loris
costumi Nicoletta Ceccolini
interventi visivi e luci Saba Kasmaei
musiche Luca Garlaschelli
scene Gianluca Sesia, Stefano Sgarella e Lorenzo Loris
spettacolo inserito nell’abbonamento Invito a Teatro
Foto di Stefano Sgarella
Ritorna in scena il secondo progetto di collaborazione con il teatro Litta. Il nostro obiettivo è quello di portare a conoscenza delle giovani generazioni gli autori più importanti della letteratura e della drammaturgia italiana utilizzando strumenti di comunicazione innovativi. Questa volta abbiamo scelto un autore come Carlo Goldoni, la cui ricerca teatrale a tutti i livelli ha fatto conquistare alla commedia la dignità di un genere vero e proprio. E ha rivoluzionato la precedente situazione italiana della “commedia dell’arte”, ormai meccanica e ripetitiva, gestita da mestieranti, senza testi ma solo con la traccia di “canovacci”, che gli attori accompagnavano con mimica grottesca, con uso di maschere e personaggi fissi. Anche pensando al grande rinnovamento che in Francia aveva impresso Molière nel 600, la situazione della commedia italiana era davvero in grave crisi. Con la sua “riforma”, Goldoni, pur avversato da molti oppositori, ha modificato completamente i codici dello spettacolo in Italia, dandogli dignità letteraria, fondata anche su una nuova attenzione alla realtà, ai personaggi, ai costumi, ai sentimenti, alla lingua, e anche a impliciti contenuti morali.
Inoltre, in un paese diviso ancora politicamente, privo di coesione culturale e linguistica, Goldoni ha dato forma a una nuova lingua vivace, comprensibile ai più, aderente alla realtà e al parlato, espressione della borghesia che stava conquistando il potere economico e politico. E, attraverso l’uso del dialetto, ha anche raccontato emozionanti storie corali delle classi più popolari. Per avvicinare in modo insolito questo grande autore del passato alle nuove generazioni abbiamo pensato, ambiziosamente, di far convergere due mondi apparentemente inconciliabili come il 700 e la tecnologia contemporanea, usata quotidianamente dai giovani. A partecipare con noi al progetto abbiamo chiamato un drammaturgo venticinquenne che si fosse già distinto nei suoi primi lavori post-accademici, un autore che fosse “nativo” sotto il profilo delle tecnologie informatiche, e avesse in più una spiccata propensione drammaturgica verso la “commedia”.
E per consentire alla sua e alla nostra fantasia di spaziare più liberamente, ci siamo concentrati sui Memoires scritti in francese da Goldoni in Francia negli ultimi anni della sua vita. Un’autobiografia appassionante, non pensata da Goldoni per il palcoscenico ma divulgata presso i lettori con l’intenzione di far conoscere la sua opera e il suo contributo di artista e scrittore totalmente dedito allo sviluppo dell’arte drammaturgica italiana.
Per fondere due periodi storici così lontani, su nostro suggerimento, BR Franchi ha ambientato in Francia il suo testo “Carlo Goldoni Memorie e Rivoluzione”.
Goldoni, caduto ormai in disgrazia nel paese in cui avrebbe dovuto conoscere il suo riscatto professionale, si trova in un ospizio, privato della pensione di poeta che gli era stata elargita dal re ma che il nuovo potere sorto dalla Rivoluzione Francese gli ha drasticamente revocato. In una Parigi dal nuovo assetto politico e sociale, Goldoni ‒ ormai vecchio, quasi cieco e in preda alla disperazione ‒ attraverso i propri ricordi e i fasti dei passati successi veneziani, cerca di trovare consolazione alla sua miseria materiale, affettiva e psicologica. Gli fanno visita il giovane nipote con la moglie, che intendono estorcergli il segreto della sua arte comica. Man mano che il racconto procede, la vicenda si tinge di segni inquietanti e atmosfere cupe, quasi virando nell’horror, fino alla sorprendente conclusione.
Foto di Alessandro Villa