

Domenica 28 settembre, ore 17:30, alla Cooperativa Labriola, via Enrico Falck 51
Camilla Barbarito, voce
Fabio Marconi, chitarra e basso
Eloisa Manera, violino
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Il ruvido, schietto e ammaliante mondo della mala raccontato attraverso alcune canzoni e interpretato con teatralità dell’affiatatissimo duo formato da Camilla Barbarito, cantante performer milanese e il chitarrista Fabio Marconi, arricchito dal violino virtuoso di Eloisa Manera.
Le fosche atmosfere della Giava Rossa (Strehler/Carpi), danzata in un’abominevole gargotte tra figuri sinistri, sempre con il coltello pronto, si alternano al sogno del grande colpo che ti risolve la vita, organizzato rocambolescamente dai soliti ignoti alle prese con qualche cassaforte da scassinare (Le Rififi), chanson-ritratto dei malavitosi parigini.
Ambienti d’altri tempi resi vividi dal racconto cantato di Piero Ciampi di una Milano nebbiosa in cui nascondersi e baciarsi nella foschia, e poi il toccante caso della Povera Rosetta, il brano emblematico che narra la commovente storia di una prostituta di Piazza Vetra uccisa dalle guardie a inizio ‘900 perché aveva rifiutato le avance di un carabiniere, divenuta simbolo della Milano di chi viveva fuori dalle rotte ordinate e precostituite. Canti di carcere e serenate a tutto core, da ruggire in una bettola dove i più spregiudicati depongono le armi e si concedono una lacrima. Un concerto appassionato che rivisita in chiave personale il prezioso bacino della canzone urbana e la fascinazione per le diversità prodotte dal vivere la città e anche i suoi luoghi più in ombra.
Coop Lombardia offrirà a tutto il pubblico un aperitivo.
Camilla Barbarito è cantante e performer milanese (classe 1978). Si è formata attraverso un percorso di teatro sperimentale e canto, grazie anche ad alcune giovanili tournée in Africa Sub-sahariana e la conseguente scoperta delle culture extra-europee. Collabora con numerosi ensemble musicali, portando avanti una propria ricerca nell’ambito della world music e come vocal-performer all’interno di spettacoli e concerti di natura sperimentale e talvolta come attrice. Ha lavorato tra gli altri con Vladimir Denissenkov, Ivana Monti, Jovica Jovic, Paolo Rossi, Roberta Torre, Agon, Teatro delle Moire, Duccio Bellugi del Theatre du Soleil, Nema Problema Orkestar, Musicamorfosi, Teatro Menotti, Renata Ciaravino, Renato Gabrielli, Fondazione il Lazzaretto, Rapsodija Trio, Valentina Picello, Olinda, Seton Hall University, New Jersey.
Con Felmay Records ha inciso due dischi a proprio nome che coinvolgono circa trenta strumentisti e ha ottenuto significativi riscontri internazionali nell’editoria e radiofonia specializzate. Ha prodotto le musiche per alcuni spettacoli, tra cui il Mistero Buffo di Lucia Vasini prodotto da Teatro Menotti.
Vinse la prima edizione del Premio Scenario Infanzia, la selezione nazionale per la Biennale Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo e il Premio Godot Biennale dell’Assurdo.
È spesso ospite di Radio Popolare (per cui ha interpretato All you need is Pop) e della trasmissione Piazza Verdi di Rai Radio Tre, e recentemente di L’Idealista e Farenheit sempre su Rai Radio Tre.
È l’ideatrice del personaggio Nina Madù, che insieme alla band le Reliquie Commestibili si è fatto apprezzare nell’ambito indipendente. Con Paolino Dalla Porta è ideatrice di Le tue parole all’improvviso, performance di improvvisazione radicale basata su testi del pubblico.
Insieme a Fabio Marconi è direttrice artistica della rassegna musicale La Cura di Dioniso per Van-Ghè Ambulatorio d’Arte e Cantare Incantare Incontrarsi con Fondazione Artepassante. È direttrice artistica dei progetti S’i’ fosse foco -Atti musicali poetici per la città sostenuto da Comune di Milano, Regione Lombardia e Fondazione Cariplo e Cantare Incantare Incontrarsi, con Progetto Artepassante. Da vent’anni conduce laboratori di formazione sul tema dell’espressività e della vocalità e dirige il Coro Voci di Donne del Parco Trotter e il Coro di Voci Singolari con pazienti psichiatrici dell’Ospedale Santi Paolo e Carlo. Ha condotto laboratori nella scuola pubblica, in Università, nei più vari contesti e all’interno di campi Rom.
Fabio Marconi, dopo gli studi di jazz all’Accademia Internazionale della Musica di Milano, inizia un percorso di ricerca nel campo della World Music. La musica balcanica in primis, con la Nema Problema Orchestra (2004) con la quale si è esibito in vari festival e club in tutta Europa. In particolare, si è dedicato alla costruzione di un linguaggio personale ricco di elementi incontrati, rivolgendo lo sguardo a mondi sonori extraeuropei, in particolare al Medio Oriente. Nella collaborazione con Camilla Barbarito (2010) trova il pretesto per un approfondimento nelle direzioni più disparate, dal tango al fado, al flamenco allo swing e alla bossanova, seguendo la cantante nella sua continua ricerca, che arriva a fondersi con il teatro con il progetto Nina Madù e le Reliquie Commestibili.
Membro del Connections Trio, gruppo a base fortemente jazz in cui collabora con il pianista turco Yigit Ozatalay, professore di composizione e arrangiamento pianistico all’Università di Musica di Istanbul. Nel 2015 inizia la collaborazione con il famoso suonatore di tar Fakhraddin Gafarov, nel quartetto a suo nome, con il quale incide l’album Uzunderè (Milano / Baku 2017) interamente composto da musiche di origine caucasica. Nel 2016 dà vita insieme ad Ashti Abdo e Manuel Buda all’Abdo Buda Marconi trio, un eccentrico ensemble di sole corde, che propone brani dal sound “mediterraneo”. Nel 2018 fonda il progetto Osmosi, insieme ad Alberto Pederneschi e Ivo Barbieri. In una originale veste jazz-rock a tratti psichedelica un repertorio che volge lo sguardo verso Oriente. Sempre nel 2018 è uno dei fondatori dell’Associazione Culturale Sciami Cromatici con la quale organizza, tra gli altri, il festival S’I’ Fosse Foco.
La violinista italospagnola Eloisa Manera, è attiva in una vasta gamma di ambienti musicali ed espande costantemente i suoi talenti in un’ampia varietà di stili che fanno parte di contesti artistici sia tradizionali che sperimentali. La fioritura del suo spirito creativo è il risultato diretto della sua ricerca nell’improvvisazione e nella composizione. Ha iniziato a suonare a 8 anni e a oggi non si è mai fermata. Laureata nei Conservatori di Venezia, Cremona e Milano sia in Classica che in Jazz, ha studiato anche in Germania, Spagna e Stati Uniti. Appena diplomata nel 2002, frequenta l’Accademia del Teatro alla Scala e negli anni successivi collabora per numerosi concerti operistici, sinfonici e balletti. Ha partecipato a produzioni musicali con Herbie Hancock, Karl Berger e Ingrid Sestro, Ralph Alessi, Chris Cutler, Keith e Julie Tippett, Mike e Kate Westbrook, Adam Rudolph, Cyro Baptista, Enrico Intra, Roberto Cecchetto, Andrea Dulbecco, Mario Marzi, Simone Zanchini, Marco Remondini, Michele Rabbia, Dudu Kouate, Yigit Ozatalay, John Ehlis, Sana Nagano, Fulvio Sigurtà, Federica Michisanti, Amalia Lopez Chueca, Enrico Gabrielli, Daniela Savoldi, Yasuno Katsuki e moltissimi altri.
Ha suonato in Italia, Francia, Inghilterra, Svizzera, Paesi Bassi, Portogallo, Germania, Spagna, Stati Uniti, Marocco, Turchia, dal Teatro alla Scala di Milano al ‘The Stone’ di New York.
Fra gli altri la troviamo in dischi al fianco di Giovanni Sollima, Mario Brunello e Paolo Fresu. Oltre a 50 collaborazioni discografiche, si segnalano alcuni album da leader: “Duende” (2023) e “Rondine” (2014) in violino solo ed elettronica prodotti dall’etichetta Almendra Music di Palermo e ”Invisible Cities”, lavoro per Ensemble ispirato a Italo Calvino (AutRecords 2016). Con il duo elettroacustico Phase Duo: ‘S/T’ (AutRecords – Berlino 2019) e ‘Generative Glimpse’ (Chant Records – New York – 2022). Attualmente è docente di Violino Jazz al Conservatorio di Milano